Residenziale, Privato
Completato (2023)
Valverde, Italia
Situata in un’area periferica precedentemente destinata ad ambiti agricoli, Casa DFR rappresenta la sintesi di una ricerca architettonica basata sullo studio geometrico di fogli piegati (origami), sulla bicromia dei gusci di conchiglie e sui principi della bioarchitettura. L’edificio, con struttura portante in XLam, è posto su di un basamento sopraelevato in cemento armato. Percorsa la rampa di accesso, è possibile cogliere il contrasto netto fra il rivestimento esterno in doghe di legno bruciato attraverso la tecnica dello Shou Sugi Ban (o Yakisugi) e l’interno dai colori prevalentemente chiari e tenui. L’estesa copertura a sbalzo protegge gli ambienti interni dal forte soleggiamento siciliano e permette l’apertura di ampie vetrate verso i verdeggianti spazi esterni, così da avere (sempre) una continua connessione con la natura circostante. Il camino trapezoidale in pietra lavica posto al centro dell’open-space costituisce un perno attorno al quale si sviluppano gli ambienti del living, della zona pranzo e della cucina. Un lucernario circolare segna, come una meridiana invertita, lo scorrere quotidiano del tempo attraverso la luce che passa al proprio interno. Il lungo disimpegno posto al centro dell’abitazione, attraverso il quale si raggiungono le altre stanze, è il “motore” della stessa poiché, nascosti all’interno di una armadiatura a muro, sono dislocati la maggior parte degli impianti e dei controlli di essi. Questo spazio di passaggio, apparentemente secondario, è scandito ritmicamente dall’ombra prodotta da una successione di travetti in legno che sostengono dei lucernari, consentendo un’illuminazione naturale anche all’interno di un’area particolarmente chiusa perché riservata alla zona notte. L’uso di materiali tradizionali (legno, pietra, intonaco) e la forma minimale permettono un’interessante integrazione col paesaggio circostante.